Descrizione

“Prima di Marrakech, tutto era nero. Questa città mi ha insegnato cosa sono i colori e ho abbracciato la sua luce, i suoi sfacciati contrasti e le sue intense invenzioni.”

Yves Saint Laurent

Yves Saint Laurent ha descritto perfettamente Marrakech, una delle quattro città imperiali del Marocco. Non si può non rimanere affascinati dal blu del suo cielo, dal rosa delle sue mura, dai mille colori dei suoi souk traboccanti di oggetti di artigianato, belli e particolari. Visitare i suoi palazzi, apprezzare i suoi musei, farsi travolgere dall’evolversi quotidiano della piazza Jemaa El Fna (iscritta nell’elenco del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco), perdersi nei vicoli della medina (iscritta nell’elenco del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 1985)…almeno una volta nella vita bisogna farlo.

La medina di Marrakech, chiusa dalle sue inconfondibili mura interamente costruite con le tecnica del pisé (un’antica tecnica che consiste nel “pressare” e impastare la terra con acqua, paglia e fibre naturali), intervallate da numerose bab (porte), è un tripudio di colori, suoni (o meglio rumori!), odori e sapori.

Lasciandovi alle spalle l’esplosione di suoni e colori di questa meravigliosa città, potrete assaporare la pace e la tranquillità del deserto: Merzouga vi aspetta.

Dopo una giornata a Marrakech partiremo alla volta del deserto attraverso le montagne dell’Alto Atlante. Con un viaggio di circa due ore, lungo una valle costellata di piccoli villaggi, raggiungeremo le Cascate di Ouzoud, le più alte del paese con 100 metri di caduta divisi in più dislivelli. Il viaggio è particolarmente suggestivo nei primi mesi dell’anno durante la fioritura dei mandorli di cui è ricca la zona. Le cascate si raggiungono con una passeggiata di circa trenta minuti lungo un percorso non impegnativo e alla portata di tutti; con altri 30 minuti di camminata in discesa si arriva a fondo valle dove, con una piccola somma, è possibile avvicinarsi alle cascate a bordo di un battello. È ovvio che il sentiero di ritorno è tutto in salita!

Lasciato Ouzoud, arriveremo a Beni Mellal, una suggestiva città situata proprio al centro del Marocco. Originariamente era una fortezza, Ismali, fondata nel XVII secolo; a quel periodo risalgono le due kasbah intorno alle quali si è successivamente sviluppato il resto della città. Da un punto di vista culturale la città si distingue per la presenza delle scuole di musica e di danza, che per i loro insegnamenti si rifanno alla tradizione popolare araba e berbera, con influenze delle tradizioni beduina e mediterranea.

Merita sicuramente una visita il suggestivo souk ancora in gran parte utilizzato quasi esclusivamente dagli abitanti e quindi ricco di prodotti e articoli tradizionali e non turistici.

Arrivando e partendo da Beni Mellal sarà impossibile non ammirare le interminabili distese di coltivazioni di ulivi e aranci.

Da Beni Mellal proseguiremo verso Imilchil, villaggio famoso per il suo annuale “moussem” (festival) dedicato al matrimonio, una delle poche occasioni nelle quali ragazze e ragazzi possono scegliere liberamente la persona che vogliono sposare.

Dopo la visita ai vicini laghi ci attende la Valle del Dades; percorrendo una tortuosa strada di montagna attraverseremo il paese di Agoudal e le scenografiche gole del Dades e raggiungeremo Boumalne Dades dove trascorreremo la notte.

Lasciata Boumalne, attraverseremo l’oasi di Tinghir e le gole del Todra e arrivati a Merzouga, un piccolo paese ai margini dell’Erg Chebbi, scorgeremo una distesa di alte dune dove finalmente incontreremo la sabbia del Sahara.

Giunti nei pressi del deserto lascerete l’auto per raggiungere, con i dromedari, il campo tendato dove trascorrerete la notte, dopo aver assaporato il piacere del tramonto sul deserto.

La giornata successiva sarà interamente dedicata all’esplorazione dell’Erg Chebbi e alla conoscenza dei suoi abitanti. Ospiti di una famiglia nomade potrete gustare la cucina berbera e apprezzare la vita nel deserto.

Lasciato il deserto partiremo alla volta di Agdz passando per Rissani, dove sosteremo per visitare il vivacissimo mercato locale. Proseguiremo quindi attraverso paesaggi da “far-west americano”, sino ad arrivare alla famosa valle del Draa punteggiata di palmeti e villaggi tradizionali. Lungo la strada d’obbligo una sosta ad Alnif, in fondo ad una valle dall’aspetto lunare con la terra rossa e sassosa, per comprare il cumino che qui ha un profumo particolarmente intenso (presidio Slow Food).

Dopo la notte ad Agdz visiteremo lo ksar di Tamnougalt, considerato da molti uno dei più belli del Marocco. Si tratta di una vera e propria fortezza con funzione difensiva collocata in un punto strategico sulla via carovaniera da Marrakech a Timbuktu.

Tamnougalt è il luogo dove Bernardo Bertolucci ha girato alcune delle scene del suo “Il te’ nel deserto”.

Dedicheremo il resto della giornata ad Ourzazate, costruita dai francesi negli anni ’20 come avamposto verso il Sahara della “Legione Straniera”, all’incrocio delle valli del Draa e del Dades; sarà possibile visitare la kasbah di Taourirt e gli Atlas Studios; Ourzazate e i suoi dintorni infatti fungono spesso da set cinematografico per numerosi film ambientati non solo in Marocco, ma anche in altri paesi.

Lasciata Ourzazate inizierà l’ultimo giorno del nostro tour con la visita allo ksar di Ait Ben Haddou, dichiarato Patrimonio Mondiale dall’Unesco nel 1987. Poco prima di valicare il passo e cominciare la discesa verso Marrakech ci fermeremo a visitare la kasbah di Telouet, arroccata sulle montagne dell’Atlante.

Il tour include

  • Trasporto privato in 4×4 o minivan

  • Pick up in hotel, nel riad, all’aeroporto o come concordato

  • Autista in lingua italiana

  • 8 notti in hotel/riad

  • 1 notte in campo tendato con cena

  • Eventuali cene da concordare

Il tour non include

  • Voli di arrivo e partenza

  • Pranzi

  • Biglietti d’ingresso per i monumenti

  • Mance e spese personali

Scriveteci e raccontateci cosa avete in mente, potremo consigliarvi  l’itinerario più adatto per il periodo scelto!